Come l’influenza nell’inverno 2023-2024 ha superato il COVID-19 in termini di contagi e ricoveri, creando un carico senza precedenti.
Nell’inverno 2023-2024, l’influenza ha mostrato una prevalenza senza precedenti, eclissando il COVID-19 in termini di contagi e ricoveri. Con 8,6 milioni di casi fino ad oggi, questa stagione influenzale ha raggiunto un picco mai visto negli ultimi vent’anni, mettendo a dura prova il sistema sanitario italiano.
La comparazione tra influenza e COVID-19 è complessa, come sottolinea Massimo Andreoni, professore di infettivologia e direttore scientifico della Simit. Mentre il COVID-19 ha causato oltre 10.000 morti nel 2023, una brutta stagione influenzale potrebbe eguagliare o superare questo numero, concentrando i decessi nei mesi invernali.
L’impatto dell’influenza sui ricoveri ospedalieri
Durante le ultime due settimane del 2023 e la prima del 2024, il sistema ospedaliero è stato particolarmente sovraccarico. La situazione, come rilevato dall’ultimo rapporto Fiaso, sta mostrando segni di miglioramento, con un calo dei ricoveri da SARS-CoV-2 del 43%.
L’influenza guida le emergenze nei pronto soccorso
Secondo Fabio De Iaco, direttore del pronto soccorso del Maria Vittoria di Torino e presidente della Simeu, la maggior parte dei pazienti con febbre non sono positivi al COVID-19, indicando che l’influenza è stata la principale causa di accesso ai pronto soccorso.
De Iaco evidenzia anche il problema dell’oblio immunitario causato dall’eliminazione delle misure di prevenzione contro le infezioni. Andreoni aggiunge che, nonostante la letalità del COVID-19 sia generalmente doppia rispetto all’influenza, la stagione influenzale invernale potrebbe aver avuto un impatto maggiore in termini di contagi e potenzialmente anche di vittime.
Cesare Cislaghi, ex presidente della Società Italiana di Epidemiologia, sottolinea la difficoltà nel tracciare con precisione i contagi di COVID-19 a causa dei tamponi fai-da-te. Analogamente, esiste una mancanza di dati aggiornati sul numero delle vittime dell’influenza.
La maggior parte dei virus influenzali sequenziati appartiene al ceppo H1N1, noto per la sua elevata virulenza. Questo ceppo, che ha causato una pandemia nel 2009, si è rivelato particolarmente aggressivo anche quest’anno, colpendo individui di varie fasce d’età.
In sintesi, l’inverno 2023-2024 ha segnato una stagione influenzale eccezionale, con un impatto maggiore del COVID-19 sul sistema sanitario e sulla popolazione. La situazione richiede un’analisi dettagliata e continua per capire meglio le dinamiche di questi virus e la loro influenza sulla salute pubblica.